Mentre l’Amazon Prime Day 2022 si avvicina, pare che il colosso americano dell’ecommerce sia pronto per introdurre una novità non da poco nella sua gestione degli ordini: a quanto pare, infatti, Amazon starebbe testando la possibilità di recapitare pacchi da centri commerciali e supermercati direttamente a casa dei suoi utenti.
A riportare l’esistenza di questo programma, che potrebbe rivelarsi un vero e proprio salvavita per Amazon, il cui bilancio è stato messo in crisi dal rallentamento degli ordini online, è Bloomberg, che spiega che il progetto è in fase di test da circa un anno presso l’azienda di Jeff Bezos. L’obiettivo di quest’ultima dovrebbe essere quello di garantire le consegne nel giro di 24 o 48 ore dall’ordine, appoggiandosi sui rivenditori locali.
La rappresentante di Amazon Lauren Samaha ha spiegato a The Verge che “si tratta di un altro modo per collegare i rivenditori di Amazon con i clienti tramite delle opzioni convenienti per le consegne”, confermando che al momento il progetto è esteso a poche città americane, tra cui Las Vegas, Chandler (in Arizona) e Tysons Corner (in Virginia).
Samaha ha spiegato che il funzionamento del programma sarà simile a quello delle numerose convenzioni tra Amazon e i supermercati sparsi per tutti gli Stati Uniti: nello specifico, basterà che i negozi e i centri commerciali creino dei propri account sulla piattaforma di ecommerce, in modo da permettere agli utenti di navigare tra i loro prodotti in vetrina. Una volta acquistato un prodotto, il corriere Amazon si recherà al centro commerciale, e non al centro logistico locale del colosso del commercio sul web, preleverà il pacco e lo porterà direttamente a casa dell’utente.
Al contempo, Vox riporta che Amazon sta testando una collaborazione con i negozi locali per permettere a questi ultimi di fare consegne su un territorio relativamente ridotto, specie nelle zone rurali: in questo caso, i prodotti verranno recapitati dai centri logistici di Amazon ai negozi sul territorio, che poi potranno consegnare i pacchi insieme alla propria merce, su un raggio massimo di una ventina di chilometri.
Si tratta in entrambi i casi di progetti volti ad aumentare l’integrazione dei negozi tradizionali su Amazon e la rapidità delle consegne degli ordini: resta solo da vedere se gli esercenti vorranno collaborare con l’azienda di Jeff Bezos.