Uno studio pubblicato sulla rivista Mayo Clinic Proceedings e firmato da una serie di scienziati della Mayo Clinic di Rochester suggerisce che le ricerche effettuate su Google potrebbero aiutare le autorità sanitarie a prevedere eventuali nuovi focolai di Coronavirus.
Uno degli autori dello studio spiega che, a seguito di un’analisi di Google Tends, è stato possibile “scoprire di essere in grado di trovare fattori predittivi di nuovi focolai”. Come? Tenendo in considerazione le parole chiave cercate dagli utenti.
Lo studio vuole dimostrare che proprio nello strumento Google Trends sono presenti dei dati che “procedono i focolai di Coronavirus”. Nella ricerca si legge che “questi dati potrebbero essere usati per localizzare i focolai ed allocare tempestivamente le risorse necessarie per trovare i casi: tamponi, personale specializzato, misure di protezione e farmaci”.
Non è chiaro quali siano tali elementi, in quanto potrebbero cambiare da regione a regione, ma si tratta senza dubbio di un punto di vista interessante, che potrebbe essere di grande aiuto alle autorità sanitarie locali che in questi giorni sono in affanno con la seconda ondata di Coronavirus, soprattutto in Europa dove alcune nazioni hanno raddoppiato i casi.
Cosa ne pensate di questo punto di vista? Fatecelo sapere nei commenti. Noi, nel frattempo, attendiamo altri dettagli.