A inizio maggio, Google ha bloccato il Play Store di Android in Russia, seguendo a stretto giro Apple, che aveva fatto lo stesso con App Store qualche giorno prima. Pare che oggi, dopo due settimane di “buio” sul fronte degli store digitali, Mosca abbia lanciato il negozio di app RuStore.
RuStore è dunque l’unico marketplace di app funzionante in Russia ed è compatibile sono device Android: i possessori di iPhone, dunque, dovranno continuare ad attendere che Apple torni a garantire i servizi nel Paese o che la guerra con l’Ucraina finisca. Ad ogni modo, il negozio di applicazioni è una collaborazione tra il Cremlino e VK, o VKontakte, il “Facebook russo”.
VKontakte, per chi non lo sapesse, è il social network più in voga in Russia, dove invece app come Facebook, Instagram, Snapchat e Whatsapp hanno molta meno presa. L’azienda dietro VKontakte, VK, ha dunque lavorato in partnership con Mosca per la creazione di un proprio app store digitale, che è stato lanciato il 25 maggio in versione Beta.
Ovviamente, la creazione del marketplace di VK è una risposta all’abbandono della Russia da parte di Google e Apple, ma anche di un importante tassello nel programma di reperimento di alternative nazionali russe alle tecnologie, sia hardware che software, importate nel Paese dall’estero, che il Cremlino sta portando avanti con molta risolutezza da settimane. Non è dunque un caso che Mosca abbia sostenuto e finanziato il progetto di VK, anche se non è chiaro se ciò permetterà alle autorità russe di introdurre censure sulle app pubblicate sul marketplace.
RuStore doveva uscire il 9 maggio in versione beta, ma è stato posticipato di circa tre settimane per motivi ancora sconosciuti: VK, comunque, ha sottolineato che il marketplace conteneva ben 100 app diverse al lancio. Maksut Shadev, il Ministro della Comunicazione e dei Media della Federazione Russa, ha commentato alla stampa la creazione di RuStore spiegando che “creare un App Store Russo è un compito essenziale, dettato dalle condizioni del mercato”.